Deadpool è il cinecomic più trasgressivo e divertente, ma anche il più romantico [RECENSIONE]

Guardando il trailer, i numerosi spot e assistendo alla monumentale (e geniale) campagna promozionale di questi mesi avevamo già parlato di Deadpool come di un personaggio irresistibile. Dopo averlo visto in anteprima possiamo dire senza scrupoli che lo è anche il film. Anzi la realtà è che è un capolavoro, nel suo genere certo, ma lo è. Non è quindi un caso che su Rotten Tomatoes ci sia stato il 100% di recensioni positive. Divertente fino alle lacrime in più di un punto, riesce a mantenere il suo spirito goliardico per tutta la durata e anzi tra i momenti più esilaranti ci sono proprio i titoli di testa e la scena post credit (attenzione però, perché ce ne saranno due, quindi state ben saldi sulle poltrone fino a che le luci non si accendono se non vorrete perdervi la sorpresa).

La storia è ormai nota e non ci sono grosse sorprese: lui ama lei, lei ama lui. Lui ha il cancro terminale e scappa per non farsi vedere da lei, approfittando anche di una proposta “oscena” di un misterioso gruppo para governativo (o quasi). Lui diventa immortale e fortissimo, ma anche brutto “come Freddie Kruger che si accoppia con un avocado marcio”. Lui cerca vendetta e lei viene presa in ostaggio dal suo nemico. Il tutto condito da centinaia di citazioni, chiacchierate con il pubblico in sala, trovate geniali e una dosa di irrispettosa e volgarissima “scorrettezza politica”, al cui confronto perfino Ted impallidirebbe. E in tutto questo non manca il romanticismo, anzi è la parte centrale del film e probabilmente l’unica vera sorpresa narrativa. Lo spot per San Valentino del mercenario chiacchierone non mentiva dunque e anche se non avete perso neppure uno dei filmati promozionali del film, non temete: le battute migliori non sono state divulgate e in ogni caso ce ne sono talmente tante che l’unico rischio è quello di non sentirne qualcuna perché si sta ancora ridendo per quella precedente.

Deadpool è il cinecomic più trasgressivo e divertente, ma anche il più romantico [RECENSIONE]

Ryan Reynolds merita un discorso a parte, perché è la vera essenza del personaggio. L’ha voluto fortemente, l’ha amato, ha convinto tutti a realizzare il film ed è riuscito a renderlo una delle migliori trasposizioni cinematografiche di un fumetto mai fatte. Tra l’altro, recitare con una maschera addosso che non mostra neppure gli occhi non è affatto facile, eppure le espressioni del viso del supereroe sono senza ombra di dubbio uno dei punti di forza del kolossal. Niente male anche i personaggi secondari dal sarcastico T. J. Miller alla bella Morena Baccarin ai due X-Men Testata Mutante Negasonica e Colosso, a cui prestano il volto Brianna Hildebrand e la voce Andre Tricoteux. E anche i cattivi, interpretati da Ed Skrein e Gina Carano, hanno un bel fascino. E poi il solito cammeo di Stan Lee. Unica pecca il doppiaggio italiano di Ajax/Francis e Colosso, ma proprio per trovare il pelo nell’uovo.

La realtà è che la Fox è riuscita a fare centro, cancellando (almeno parzialmente) il disastro dei Fantastici 4, il peggior flop dello scorso anno, e ora è pronta a lanciare il nuovo X-Men: Apocalypse con più tranquillità. Con la speranza (anticipata anche nel film stesso) che il mercenario chiacchierone torni prestissimo, con o senza i mutanti Marvel. L’appuntamento al cinema è fissato dal 18 febbraio.

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