Alessandra Mastronardi, con “L’allieva” ogni martedì su Raiuno dal 27 settembre [ESCLUSIVA]

L’attrice napoletana di origini ma romana d’adozione, oggi “transfuga” a Londra per amore e per carriera, è la protagonista della serie tv diretta da Luca Ribuoli intitolata “L’allieva”. Sei episodi tratti dai primi tre romanzi di Alessia Gazzola, giovane scrittrice messinese che ha fatto conoscere in più paesi il personaggio di Alice Allevi, interpretati dalla Mastronardi. Alice è una maldestra e giovane specializzanda in medicina legale che, trasferitasi a Roma dalla provincia, si destreggia tra studi, vita privata e omicidi. Nel cast anche Martina Stella, Lino Guanciale, Ray Lovelock e Dario Aita.

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“Mi è sempre piaciuta la medicina, diciamo che mi sono sempre piaciute le serie tv che hanno per protagonisti medici o infermieri”.

E’ soddisfatta Alessandra Mastronardi del personaggio di Alice, scaturito dalla penna di Alessia Gazzola, che le da la possibilità finalmente di indossare il camice. “Non è un ospedale ma un obitorio. Ma che problema c’è? Io sono dottoressa lo stesso. Non è che stiamo a sottilizzare”.

Chi è Alice Allevi?

“E’ una studentessa di medicina che per specializzarsi chiede il dottorato in “Medicina Legale”. E’ sognatrice, entusiasta e imbranata, inciampa spesso e fa figuracce: un po’ una “Bridget Jones” della “sala settoria”. Intorno a lei ci sono il dottor Claudio Conforti, il suo mentore per cui ha un debole e il reporter Arthur Malcomess, affascinante, irrequieto e idealista. Io contesa da due uomini. Wow!”

C0sì la situazione sentimentale si chiarisce prima.

“No perché non sono solo io a essere innamorata del bel dottor Conforti, ma anche la mia rivale Ambra, interpretata da Martina Stella. La collega che nessuna donna vorrebbe mai nella vita. Bionda, bellissima, un fisico mozzafiato e pure intelligente. Avesse un difetto almeno. Il suo personaggio è odioso tanto quanto lei nella realtà è simpatica. Infatti per stemperare tutto l’odio accumulato durante le riprese Martina cercava di farci ridere e di scherzare il più possibile”.

Se questa serie è un “medical drama” che c’entrano gli omicidi?

“Alice è una ragazza curiosa e questa sua dote la spingerà a “indagare” quando dall’autopsia le cose non le tornano. Certo essere perennemente con la testa tra le nuvole e un po’ maldestra non l’aiuta, ma la buona volontà e il fatto che, conscia dei propri difetti, si impegni il doppio, le permettono di vedere quello che altri non vedono. Di fondo ha un grande intuito e una predisposizione naturale per la medicina legale”.

Quanto del personaggio di Alice corrisponde ad Alessandra?

“Quasi niente. Forse l’entusiasmo e la passione. Lei sembra non andare mai a fondo negli sguardi, nelle movenze. Non è quasi mai concreta. Io sono tutto il contrario. Da brava napoletana sono schietta, sincera e pratica. Forse tutte e due affrontiamo gli eventi con l’animo pulito di una bambina ma a differenza di Alice non mi angoscio più di tanto. Io vivo per le nuove esperienze anche se nella vita reale poi riconosco i miei limiti”.

A proposito di nuove esperienze: ora vivi a Londra.

“E’ stata una scelta dettata dall’amore e dal lavoro. Dall’amore perché con il mio fidanzato, l’attore irlandese Liam McMahon, abbiamo deciso di dare una svolta al nostro rapporto dopo anni di lontananza e una lunga pausa. E anche dal lavoro perché a Londra ci sono tante possibilità. Il mondo del lavoro, soprattutto il mio campo, oggi grazie ai social network si è ristretto quindi puoi tranquillamente vivere in un posto e lavorare in un altro. Tanto facendo l’attore ti sposti praticamente sempre. Londra però offre più chance perché si producono più film, telefilm, corti e tanti altri progetti interessanti. Ci provo. Dopo “To Rome with Love” di Woody Allen e “Life” di Anton Corbijn ci ho preso gusto con i film stranieri. Anche ora sto lavorando su un progetto straniero ma purtroppo non posso raccontarvi niente di più”.

Come sei cambiata da Eva Cudicini dei “Cesaroni” a “Alice Allevi” de “L’allieva”?

“C’è tutto un mondo in mezzo. C’è un abisso. Oggi vivo lontano per amore, ho tagliato, anche se con grande sofferenza, il cordone ombelicale con la mia famiglia e provo a tuffarmi nel mercato internazionale. Sono cresciuta, così come è cresciuta la passione per il mio lavoro. Mi sento privilegiata per aver potuto fare della mia passione principale il mio lavoro. C’è chi mi chiede se mi sento fortunata per essere stata presa anni fa nei “Cesaroni” ma io mi sento fortunata ogni giorno della mia vita”.

Prossimi impegni, a parte il progetto straniero “top secret”?

“Mi vedrete a gennaio sempre su Raiuno in una “minifiction” in due episodi intitolata “C’era una volta Studio 1” per Luxvide con Diana Del Bufalo, Giusi Buscemi. Per farla mi sono tagliata i capelli, mi sono fatta il “frangettone” e all’inizio non riuscivo a “vedermi” allo specchio. Però che bello, quello è un periodo degli anni sessanta in cui le gonne salivano sempre più su e i corsetti sparivano man mano. Mi sono divertita moltissimo”.

Hai un aspetto radioso. Merito dell’amore?

“Dell’amore, del lavoro, della nuova casa, della mamma, del papà, della nonna, delle sue altre quattro figlie che sarebbero poi le sorelle di mia mamma, del mio gatto, dei mei cugini, di tutta la mia grande tribù metà napoletana e metà molisana come sono mio padre e mia madre. Sono così felice che quasi quasi, nonostante da buona napoletana ami il sole, quasi non mi accorgo più che Londra è tanto grigia”.

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Photo credits: P. Bruni

 

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