Gabriele Muccino presenta il suo ultimo film A casa tutti bene durante la 68esima edizione del Festival di Sanremo, insieme a parte del cast, tra cui Stefano Accorsi, Pierfrancesco Favino (presentatore della kermesse canora), Giulia Michelini e Claudia Gerini. In occasione dell’uscita del suo nuovo film, il regista si confessa a Vanity Fair parlando del rapporto con il fratello Silvio.
Gabriele Muccino torna alla regia con il nuovo film A casa tutti bene. Sono saliti palco del Festival di Sanremo gli attori che hanno presto parte alla pellicola, tra cui: Stefania Sandrelli, Sabrina Impacciatore, Stefano Accorsi, Valeria Solarino, Massimo Ghini, Carolina Crescentini, Claudia Gerini, Elena Cucci, Giulia Michelini, Gian Marco Tognazzi, Ivano Marescotti, Giampaolo Morelli e Pierfrancesco Favino, che oltre ad aver recitato nel film di Muccino quest’anno conduce la kermesse canora insieme a Michelle Hunziker e Claudio Baglioni.
Il nuovo film di Muccino uscirà il prossimo 14 febbraio e racconta la storia di una grande famiglia che si ritrovano a festeggiare le Nozze d’Oro dei nonni sull’isola di Ischia. Un’improvvisa mareggiata lì bloccherà più a lungo del previsto, costringendoli a fare i conti con loro stessi. Il confronto inevitabile farà riemergere antiche questioni in sospeso, riaccenderà conflitti e gelosie del passato, inquietudini e paure mai sopite.
Le difficoltà che molti dei suoi personaggi devono affrontare e vivere, sono simili a quelle vissute personalmente dal regista e da suo fratello, l’attore Silvio Muccino, con il quale i rapporti sono tesi, se non inesistenti. Intervistato da Vanity Fair, Muccino risponde così: “A casa tutti bene”. La sua è stata un’adolescenza difficile: “Ho iniziato a balbettare dal giorno alla notte quando ero ancora in terza media, per l’ansia di dovermi esprimere e adattarmi a quello che gli altri si aspettavano da me […] Il cinema è stato il mio modo di comunicare al mondo che avevo qualcosa dentro. Il mio modo di urlare “adesso sedetevi, devo dirvi quattro cose”, così ha dichiarato.
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