Manetti Bros. allo scoperto: la nuova sfida sarà un Diabolik alla Marvel

Durante la 41esima edizione delle ‘Giornate Professionali di cinema‘ di Sorrento i Manetti Bros. hanno annunciato che nel 2019 torneranno sul set per girare il loro sogno, un “Diabolik” all’italiana.

Sarà “Diabolik” il prossimo film dei Manetti Bros., il secondo adattamento del celebre fumetto italiano creato dalle sorelle Giussani negli anni ’60. Prodotto da Mompracem in collaborazione con Rai Cinema, il “Diabolik” dei pluripremiati fratelli sarà film italiano e racconterà una leggenda planetaria. L’annuncio è stato dato alle ‘Giornate professionali del cinema’ di Sorrento da Paolo Del Brocco, AD di Rai Cinema, nel corso della presentazione del listino 2019 di 01 Distribution.

Diabolik: il progetto

L’ultima volta del ladro con la tuta nera al cinema risale al 1968 con la pellicola firmata da Mario Bava e la colonna sonora di Ennio Morricone. Durante l’ufficializzazione della notizia i due fratelli hanno dichiarato: “Diabolik è il sogno che inseguiamo da sempre. Siamo al settimo cielo, entusiasti di poter scrivere, girare e portare al cinema questo progetto”.

A MyMovies Paolo del Brocco confessa: “Sono due anni che ci stiamo lavorando in gran segreto, per motivi di diritti. Non puoi fare Diabolik senza gli editori di Diabolik, lo realizziamo in grande accordo con loro e li ringraziamo ancora per la loro sensibilità. Sarà un film grosso e tutto italiano, un cinecomic all’italiana: speriamo di farlo come quelli della Marvel. Ad ogni modo vogliamo un film che possa rispecchiare fedelmente Diabolik e la sua storia”.

l soggetto è scritto dai fratelli Manetti, dallo sceneggiatore Michelangelo La Neve e da Mario Gomboli, direttore della Astorina e storico curatore dei soggetti del fumetto. Per quanto riguarda il cast degli attori, invece, si sono aperte le scommesse. Paolo del Brocco, però, dichiara: “Sarà un film italiano, abbiamo già delle idee, ci sarà bisogno di attori importanti. Pensiamo a volti italiani, a cui magari si potrà aggiungere qualche nome internazionale”.

Photo credits: ScreenWEEK