Indiana Jones, il personaggio cult interpretato da Harrison Ford, saga di film memorabili, in realtà ha tratto ispirazione da un’altra pellicola.
È arrivato il nuovo capitolo di Indiana Jones, il quinto con protagonista il noto archeologo avventuriero con il volto di Harrison Ford: ‘Indiana Jones e il quadrante del destino’.
La paternità del personaggio Indiana Jones è sempre stata attribuita al duo dei miracoli: Steven Spielberg e George Lucas, la coppia vincente che dai primi anni ’80 sforna successi diventati poi importanti cult cinematografici. Indiana Jones è uno di questi, con i suoi quattro capitoli e il quinto, fresco fresco, recentemente diffuso nelle sale cinematografiche.
Il successo di Indiana Jones (Indy per gli amici) è dovuto al suo fascino, allo humour che contraddistingue l’avventuriero, a quel suo essere così coraggioso e avventato, ma al tempo stesso colmo di interessanti informazioni storiche. Un miscuglio esplosivo che è entrato nella storia cinematografica con il suo primo capitolo ‘I predatori dell’arca perduta’, nel 1981. Ed è proprio questo il film risultato parecchio simile a un’altra pellicola.
La leggenda narra che fu George Lucas ad avere l’idea di Indiana Jones e mentre si trovava in vacanza insieme a Steven Spielberg gli parlò del progetto. In un film di qualche anno prima, però, vi è un personaggio che incarna perfettamente Indiana Jones in tutto e per tutto: fascino, carisma, faccia da schiaffi e outfit.
Indiana Jones esisteva già e aveva il cappello e giacca di pelle: di che film si tratta
Sembrerebbe quindi che non sia solo il regista Quentin Tarantino ad avere come passatempo quello di trarre spunto dai ‘vecchi’ film. La pellicola di cui vi stiamo parlando sembra essere un caso simile. Si tratta di quella del 1954 di Jerry Hopper, intitolata ‘Il Segreto degli Incas’ (Secret of the Incas), con un cast di tutto rispetto: Charlton Heston, Robert Young, Nicole Maurey, Thomas Mitchell e Glenda Farrell.
Il film parla di un avventuriero senza scrupoli che decide di impossessarsi di un importante manufatto d’oro. Questi viene ostacolato da un suo vecchio amico. Il film è naturalmente condito da tanta avventura e una storia d’amore. Nei panni dell’Indiana Jones ante litteram Charlton Heston.
Il film è godibile, un po’ prolisso in alcuni punti e con dei paesaggi esotici non molto credibili, ma sicuramente diventa un obbligo guardarlo se siete dei fan di Indiana Jones e se volete cogliere con i vostri occhi tutte le somiglianze con il primo capitolo della saga, come mostrato nel video qui sotto.
Indiana Jones, tante le fonti di ispirazione
È inoltre cosa nota che per il personaggio di Indiana Jones siano state prese come riferimento diverse fonti: un importante archeologo americano, Hiram Bingham, il direttore del museo di Storia Naturale, Roy Chapman Andrews, e l’archeologo Sir Leonard Woolley. In particolare sembrerebbe molto simile a Chapman Andrews, che viene ricordato dalla nipote come un uomo particolarmente alternativo, con delle uova di dinosauro sul tavolino d’ingresso a casa.
Era inoltre un esploratore, naturalista, paleontologo, scrittore di 22 libri e protagonista di diverse pericolosissime spedizioni in luoghi sperduti come Mongolia, Cina e Tibet. E, dettaglio importante da non trascurare, aveva la stessa fobia di Indiana Jones: era terrorizzato dai serpenti. Insomma, tirando le somme, Indiana Jones è frutto di un miscuglio molto importante tra scienziati, studiosi e personaggi di fantasia, il risultato finale è quello che conta ed è sicuramente uno dei più meritevoli della storia del cinema.
