Il silenzio degli innocenti: il segreto dietro la frase cult

Il silenzio degli innocenti, uno dei film thriller più famosi e amati del cinema nasconde un significato nascosto.

‘Il silenzio degli innocenti’ (The Silence of the Labs) è una delle pellicole più amate che ha come protagonisti Jodie Foster e Anthony Hopkins, entrambi in grande spolvero, usciti più che vincenti dalle loro rispettiva performance. Il film è del 1991, per la regia di Jonathan Demme ed è basato sul romanzo omonimo di Thomas Harris.

Anthony Hopkins, per la sua interpretazione (durata solo 16 minuti) vince nel 1992 il Premio Oscar come miglior attore protagonista. Così come anche Jodie Foster che riceve l’ambita statuetta come attrice protagonista. Il film, in totale, riesce a racimolare ben 5 premi Oscar.

Il silenzio degli innocenti, quella frase che nasconde un sottinteso

I dialoghi nel film sono di vitale importanza, ci sono alcuni scambi tra Hannibal e l’agente Starling passati alla storia. Quel breve momento in cui si vedono, lui dentro la cella, lei di fronte a lui, seduta sulla sedia, mentre cerca di carpire dettagli importanti sul serial killer in circolazione, è considerato uno dei momenti di maggior intensità della pellicola.

C’è in particolare una battuta molto sottile, che fa il Dr. Lecter a Clarice, una frase con un doppio significato. Arguta, come tutte le dichiarazioni del dottore. Prima di pronunciare la frase in questione, Lecter studia la sua ‘preda’ e la pungola dandole della campagnola con l’accento camuffato proveniente dalla Virginia Occidentale.

Il segreto dietro la frase del film Il silenzio degli innocenti
Jodie Foster e Anthony Hopkins la sera della vittoria agli Oscar (foto Ansa) – VelvetCinema.it

“Che fa tuo padre, il minatore?” – le dice Lecter- “Puzza ancora di lampada a petrolio, non è vero?”, domanda il dottore all’agente Starling, andando ad assestare il primo colpo. Clarice cerca di rispondergli a tono ma è palesemente provata dopo soli pochi minuti in compagnia del dottor Lecter. Subito dopo, ecco la frase ‘incriminata’, il Dottore aggiunge:

“Uno che faceva un censimento una volta tentò di interrogarmi. Mi mangiai il suo fegato con un bel piatto di fave e un buon Chianti”. Una frase d’effetto, già così com’è. Una volta spiegato il suo significato nascosto, vi farà cambiare completamente prospettiva su Hannibal Lecter.

La frase di Hannibal Lecter, cosa nasconde la dichiarazione sull’uomo del censimento

In quel momento, Hannibal Lecter è in isolamento, e lì si trova da ben 8 anni. Dovrebbe essere imbottito di farmaci inibitori delle monoamino ossidasi. Ci sono alcuni cibi ben specifici che non puoi ingerire quando assumi quei farmaci. Si, esatto: fave, fegato e Chianti.

Tutti e tre gli alimenti, infatti, contengono una sostanza chiamata tiramina che unita a questa tipologia di farmaci diventa altamente tossica, portando ad effetti devastanti sull’organismo. Questo è il modo, sottile e intelligente ovviamente, che il dottore usa per far comprendere a Clarice che non è imbottito di droghe. Cosa di cui è convinto il direttore del carcere e che quindi è ben disposto ad aiutarla per il caso di Buffalo Bill.

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