Scream, Guida alla saga teen slasher culto: Roberto Lasagna a VelvetCinema

Scream è un film generazionale che ha cambiato la storia del cinema. Ne abbiamo parlato con Roberto Lasagna che ha scritto con Nico Parente “Scream. Guida alla saga teen slasher culto” per Shatter Edizioni.

Noto saggista e autore di decine e decine di volume è uscito anche con un nuovo libro su Stanley Kubrick per Weird Book e uno su Peter Lorre per Profondo Rosso.

Scream, esclusiva Lasagna
Scream, intervista a Lasagna (VelvetCinema.it)

Con argomenti molto interessanti il saggista ci ha spiegato per filo e per segno la saga in questione.

Come è cambiata la storia del cinema di genere grazie a Scream?

Scream ha introdotto una componente autoriflessiva nel genere slasher, ha rinnovato l’interesse per l’horror e ha sottolineato una volta di più come l’horror più interessante sia quello che si pone direttamente a confronto con il suo spettatore, che in Scream viene identificato come il teen-ager o il giovane vessato dalle conseguenze di traumi pregressi. I giovani si sentono coinvolti e rispecchiati nella saga. La sua originalità è anche nella capacità di parlare (perché in Scream si parla molto!) ai giovani e alla loro condizione sociale, attraverso un’estetica diretta e limpida ma anche citazionista e con punte di ironia.

Perché avete deciso di dedicare il vostro volume a Neve Campbell?

Perché è il volto con cui si associa Scream al femminile e ai momenti più celebrati della saga. Un omaggio che vuole affettuosamente ripagare della sua assenza nelle ultimissime evoluzioni della saga.

Come nasce l’idea di questo volume?

L’idea di base è quella di una guida snella e funzionale, che potesse rispondere all’idea fondamentale secondo la quale un universo particolare generato dal mondo di un cineasta può essere significativo per ripercorrere il rapporto tra l’horror e le inquietudini che attraversano gli spettatori.

Senza Scream oggi quali registi non ci sarebbero stati?

Domanda interessante. Un po’ come dire senza Dario Argento quali registi non ci sarebbero stati. Credo che molti, senza Scream, avrebbero avuto meno coraggio di incidere.

Ghostface è una trovata geniale, come consideri questo personaggio amatissimo dal pubblico?

Una grande innovazione rispetto alla maschera del serial killer che popola il genere slasher. La sua identità è multipla, in linea con la psicosi dilagante, con la serialità omicida, con le personalità doppie. E con il culto dell’apparire secondo il quale anche essere assassini può diventare un momento di popolarità. Una maschera che nel suo sorriso inquietante ovviamente richiama il celebre urlo di Munch ma sottolinea soprattutto la crudeltà dell’assassino che quando colpisce una vittima ne “denigra” la sofferenza. Crudele e spiazzante.

Qual è il tuo film preferito della saga?

Il primo è come la ghianda da cui tutti gli altri titoli hanno preso inevitabilmente le mosse, ma mi piace anche il quarto, quando Wes Craven, come fece già per la serie Nightmare, ritornò sui suoi passi….

Sulle recenti polemiche legate a Melissa Barrera cosa ne pensi? Giusto escluderla?

Penso che il cinema dovrebbe essere un’arte libera. Peccato non ritrovarla nella saga.

Senza lei e Jenna Ortega si tornerà alle origini? Rivedremo Neve Campbell nel capitolo sette? Se non torna lei si rischia davvero di fare un disastro

Penso che già Scream VI mostrasse qualche limite, ma possedeva ancora una sua intensità. Senza le nuove protagoniste siamo nel campo dell’incognita pura….

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