Gli anni spezzati: Giulia Michelini è una giovane terrorista

Giulia Michelini continua la sua marcia verso il grande successo. Da poco è terminata la quinta stagione di Squadra Antimafia, in cui veste i panni della mafiosa Rosy Abate (amatissima dai telespettatori); attualmente si trova sul set de Il Bosco, un’altra fiction targata Taodue che la vede protagonista assoluta con i colleghi Claudio Gioè e Andrea Sartoretti. Il prossimo gennaio, inoltre, la Michelini sarà nuovamente sul piccolo schermo: è infatti nel cast de Gli anni spezzati, ciclo di miniserie diretto da Graziano Diana, realizzato dalla Albatrossfilm e dedicato agli Anni di piombo.

 

Per l’esattezza si tratta di una trilogia composta da due puntate ciascuna: Il Commissario, il Giudice e L’Ingegnere. Proprio in quest’ultimo capitolo ritroveremo la Michelini: interpreta Valeria, figlia maggiore del protagonista (il dirigente Fiat Giorgio Venuti cui invece presta volto e corpo Alessio Boni). Mentre il primo sceglie di credere nelle istituzioni e vive il dramma delle lotte sindacali fra operai e colletti bianchi, la sua primogenita – studentessa universitaria di Sociologia – decide di entrare in un gruppo armato. Con tutto ciò che ne consegue.

Lo scontro fra padre e figlia, naturalmente, sarà violentissimo. E Venuti si troverà alle prese con un dilemma logorante, proprio perché Valeria diventerà per lui una sorta di nemico: deve rinnegarla, condannare a priori le sue scelte, far finta di nulla, dimenticare di avere nelle vene il suo stesso sangue? O deve infine rinunciare ai proprio principi, per non andare contro una persona che appartiene alla sua famiglia? E la ragazza, da parte sua, avrà un atteggiamento sempre più ostile. E’ una sfida contro lo Stato o c’è qualcosa di più profondo a guidare i suoi passi?

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