The Interview: un milione di dollari incassati soltanto a Natale

Non tutti i mali vengono per nuocere, proprio vero. E così, se da una parte The Interview è – con ogni probabilità – la causa del terribile cyberattacco alla Sony messo a segno dalla Corea del Nord, dall’altra tutto questo polverone si è tradotto in un’incredibile pubblicità. Risultato: finalmente uscito su 300 schermi indipendenti americani (contro i 3000 previsti), il sarcastico e controverso film interpretato dalla coppia Seth Rogen-James Franco ha incassato oltre un milione di dollari soltanto nel giorno di Natale.

THE INTERVIEW: TRAMA E TRAILER ITALIANO

E’ la storia di un giornalista americano (Franco) e del suo produttore (Rogen, anche regista insieme a Evan Goldberg), che vengono ingaggiati dalla Cia per assassinare il leader coreano Kim Jon-un. A sorpresa, Rogen si è presentato alla prima di Los Angeles presso il Silent Movie Theatre, la notte della Vigilia, per ringraziare personalmente tutti coloro che si sono recati in sala.

Ma se l’afflusso è stato davvero notevole, i pareri all’uscita sono andati in direzione diversa: secondo un un sondaggio online condotto dallo stratega Jeetendr Sehdev e commissionato da Variety, 7 americani su 10 hanno definito la satira “culturalmente insensibile” e 6 su 10 hanno concordato nell’affermare che “The Interview non rappresenta il cinema di Hollywood né l’atteggiamento americano in modo positivo“. Al pubblico è stato poi chiesto, con una scala da 1 a 10, di fornire un giudizio tra “fiero” e “pieno di vergogna“: il 33 percento ha scelto la sfera “vergogna“. 8 persone su 10 sostengono inoltre che se The Interview fosse stato un film più consapevole, con una forte opinione sulla politica della Corea del Nord, sarebbero stati “più fieri del film“.

The Interview è anche disponibile su una serie di piattaforme digitali, fra cui Google Play, YouTube Movies, Microsoft’s X Box Video e un sito separato della Sony; finora è stato scaricato da più di 750.000 persone nel mondo: la pellicola delle contraddizione, non c’è che dire…

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