La Bella e la Bestia: gli ascolti premiano la fiction con Alessandro Preziosi

Ieri, martedì 30 dicembre, è andata in onda su Rai Uno la seconda parte della miniserie La Bella e la Bestia con Alessandro Preziosi e Blanca Suarez. Una fiction che non ha deluso le aspettative, tanto da totalizzare 6.117.000 spettatori pari al 23.14 per cento di share nella prima puntata e ben 6.808.000 spettatori pari al 25.66 per cento nella seconda. L’antica fiaba di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont è conosciuta da tutti, ma questa è una rivisitazione particolare, visto che la Bestia (interpretata dall’attore partenopeo per l’appunto) non ha le classiche sembianze.

“La mia Bestia – ha detto Preziosi attraverso le pagine de L’ansa – non è mostruosa come siamo abituati a ricordarla. Il mio volto sarà segnato da cicatrici e coperto in parte da una maschera, ma non deformato“. Un uomo brutto dentro. Solo dentro. Il malvagio Leon DalVille deve far pagare al dipendente Maurice un riscatto, così la figlia Bella corre in aiuto del padre per prestare servizio nella sua abitazione. La Bestia però fa una scommessa con la cugina Helene: se non riuscirà ad ammaliare la donzella, dovrà sposare lei (da sempre innamorata di lui), in caso contrario sarà proprio la cugina a convolare a nozze con il promesso sposo. Il sentimento tra Bella e Leon nasce davvero, ma Helene s’ingelosisce e racconta tutta la verità alla nuova arrivata. Quest’ultima decide allora di scappare, ma non può perché il debito del padre ancora deve essere saldato.

Bella torna a suo servizio, ma si ammala dal dolore. La Bestia fa allora un voto, giurando di cambiare se la ragazza si dovesse riprendere. Bella guarisce e Leon crea insieme a lei una fabbrica di profumi e una scuola, per dare lavoro a tutti e soprattutto istruzione ai bambini. Lui le chiede addirittura di sposarlo, ma c’è sempre Helene che vuole dividere i giovani innamorati. Inoltre a complicare le cose c’è anche Eveline, sorella invidiosa di Bella, che impegnerà l’anello di fidanzamento per procurarsi una dote. Come ogni classica storia a lieto fine però, la conclusione è sempre positiva. E vissero felici e contenti…

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