Un’altra vita, la seconda stagione non si farà: proteste dei fan

I fan della fiction Un’altra vita stanno riempiendo i social network di proteste: ieri, venerdì 9 gennaio, Askanews ha riportato una notizia davvero sconvolgente: la seconda stagione non ci sarà. Ma come? Dopo l’ultima puntata lo scrittore Ivan Cotroneo (che ha firmato la sceneggiatura insieme a Stefano Bises e Monica Rametta) ha confermato le nuove riprese: “Ripartiremo da qui – ha dichiarato attraverso un’intervista a Sorrisi e Canzoni Tv – con gli stessi personaggi che affronteranno nuove avventure. Ed invece? La serie diretta da Cinzia Th Torrini al momento non avrà un seguito, visto che nel piano fiction Rai non compare assolutamente, mentre figura un altro progetto con protagonista Vanessa Incontrada, ovvero La classe degli asini.

Forse la produzione preferisce puntare su questa miniserie? Magari l’appuntamento con Un’altra vita 2 è solo rimandato al 2016. In ogni caso bisogna aspettare. Sembra molto strano che la Rai rinunci ad una fiction del genere, dopo il successo inaspettato. L’ultimo episodio ha totalizzato 8.642.000 spettatori pari al 32.15 per cento di share. Quasi ai livelli di Don Matteo o Che Dio ci aiuti. Nelle nuove ipotetiche puntate comunque dovremmo avere sempre lo stesso cast, quindi la Incontrada, Daniele Liotti, Francesca Cavallin, Loretta Goggi, Cesare Bocci, Claudia Alfonso, Ludovica Bizzaglia e Giulia Cappelletti.

Il finale è rimasto aperto (leggi il riassunto su Velvet Cinema), quindi potrebbe succedere di tutto: Antonio (Liotti) decide di lasciare Ponza perché deve assistere la moglie Anna (la Cavallin) in una clinica privata. L’uomo però promette ad Emma (la Incontrada) che tornerà. Lei deve solo aspettarlo. Quanto dovremo aspettare invece noi per vedere le nuove vicende? Più di un anno è sicuro. “Il suo successo straordinario – ha dichiarato qualche tempo fa la direttrice di Rai Fiction, Eleonora Andreattadimostra che il racconto della nostra contemporaneità, con un forte protagonismo femminile, è in grado di riunione un pubblico vastissimo, in tutte le fasce d’età”. Perché allora non abbreviare i tempi?

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